Inizia con il mese di ottobre “Personaggi del Tennis” che porterà ogni mese ad ascoltare l’esperienza di tennisti, maestri e tutti coloro che amano questo sport

Gabriele Tellarini ad aprire questa nuova iniziativa

Esistono persone con il dono della voce, la profondità della parola…
Ci sono persone che riescono a catturare l’attenzione degli altri con una semplicità e una pacatezza straordinaria, coloro i quali potrebbero raccontarti un aneddoto già sentito cento volte e renderlo affascinante come fosse la prima. Sono gli stregoni della voce. In un venerdì qualsiasi di ottobre, la natura permane benevola e sui campi da gioco i ragazzi entrano ed escono in pantaloncini corti e lunghi sorrisi, sotto lo sguardo arguto di un ospite speciale…
Gabriele Tellarini è uomo discreto…quando tutti al circolo si aspettano il suo arrivo per ringraziarlo della sua presenza, lui tende a nascondersi, mascherandosi da genitore che aspetta che il suo bimbo finisca l’ora di gioco. Sembra non voler dare nell’occhio, mentre visiona attentamente i movimenti delle giovani leve argentane e quando ti parla lo fa con l’umiltà e il rispetto del grande uomo di sport che tratta tutti in egual misura, regalando sorrisi e parole di approvazione. La club house del Centro Tennis Argenta mai così affollata…giocatori, genitori e allenatori con le orecchie curiose di chi vuol conoscere materia da leggenda del nostro bellissimo sport. I grandi personaggi si distinguono per la loro singolare capacità di voler quasi ignorare la propria grandezza, ignorando che sono tutti lì per ascoltare quello che una delle più importanti voci di tennis italiane ha da raccontarti, mettendosi al tuo stesso piano, instaurando un dialogo da pari a pari. Tanti dei suoi più vecchi amici e allievi sono giunti per ascoltare ancora una volta le parole del “Maestro”. Mentre lui parlava, tutti erano studenti con carta e penna in mano per non perdersi neanche una virgola della sua cultura sportiva. Il maestro Tellarini si dimostra aperto e disponibile con tutti, immancabilmente gentile, una caratteristica che non si finisce mai di sottolineare. Uomo di campo e di mondo, segnato dalle esperienze della vita che lo hanno reso abile conoscitore e narratore dello sport del diavolo (come lo definì Adriano Panatta, ndr.), come ce ne sono davvero pochi. Delizia i presenti in 45 minuti di oculatezza tennistica, toccando i temi più svariati; dalle riflessioni tecnico – tattiche fino alla rivalità tra Federer e Nadal, tutte presentate con eleganza e semplicità, quelle della persona che non viene per dimostrare il suo talento o la sua oratoria, ma esclusivamente per regalare un aiuto a molti giovani ragazzi innamorati della sfera gialla. Al termine della chiacchierata, si ferma a conversare con i suoi vecchi amici e giocatori e a raccogliere i complimenti e le strette di mano dei più giovani che affronteranno il futuro con il bagaglio un po’ più pieno, un po’ più ricco…
Poi se ne va, con la stessa compostezza con la quale è giunto poche ore prima, avvolto nel silenzio e nel blasone della storia…
Grazie Gabriele!

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